Call Us Now: 0971 650696
Fotovoltaico Scambio sul Posto (SSP): le novità del 2017

Fotovoltaico in Scambio sul posto: Lo Scambio sul posto 2017

Lo Scambio sul posto per il fotovoltaico  a differenza degli incentivi può essere modificato tramite opportune delibere. Chi ha la facoltà di modificare lo scambio sul posto è l’Autorità per l’Energia Elettrica.

L’ Autorità per l’Energia Elettrica ha emesso una  delibera (Scarica la Delibera 20 dicembre 2012 – 570/2012/R/efr) finalizzata a semplificare, attraverso una nuova regolazione dello Scambio sul Posto fotovoltaico, la fruizione dei rimborsi e delle compensazioni economiche riservate a chi ha già un impianto fotovoltaico in scambio sul posto o chi ne vuole costruire uno ex-novo.
Oggi infatti, un utente che vuole fare l’impianto fotovoltaico (fino ai 200 Kw di potenza) può accedere al meccanismo dello scambio sul posto (ed in più chiedere la detrazione fiscale del 50% sui costi di installazione). Con questo meccanismo si possono attivare quindi l’autoconsumo e conseguentemente il risparmio in bolletta e poi la restituzione della stessa tramite la valorizzazione economica dell’energia prelevata e immessa.

Con questo documento, dunque, l’Autorità indica una regolamentazione dello scambio sul posto leggermente modificata per semplificare le modalità di restituzione degli oneri generali di sistema (Quota Servizi) attraverso il contributo in conto scambio, emesso con acconti semestrali e conguagli annuali. Il contributo, ricordiamolo, è emesso a titolo di rimborso/compensazione per tutta l’energia pagata in bolletta e per tutta l’energia prodotta dall’utente ed immessa in rete.

Lo scopo è quindi quello di semplificare la fruizione al contributo anche per gli impianti già entrati in esercizio, dando attuazione alle disposizioni previste dal decreto interministeriale 6 luglio 2012.

La nuova regolazione è applicata a partire dall’anno 2017 ed è retroattiva, ovvero è valida ed è applicata per tutti gli impianti già in funzione in regime di scambio sul posto.

La delibera ha lo scopo, dicevamo, di semplificare alcuni meccanismi di conteggio dei rimborsi e dei contributi. Con l’aggiornamento del meccanismo dello scambio sul posto l’energia elettrica prodotta ed immessa in rete dal proprio impianto fotovoltaico, già valorizzata ai prezzi di mercato, viene rimborsata ora con corrispettivi medi forfetari annualmente definiti e pubblicati annualmente dall’Autorità.

I corrispettivi forfettari sono individuati dall’Aeeg a titolo di rimborso per gli “oneri generali di sistema” (pagati in bolletta dall’utente) mediamente sostenuti per l’utilizzo della rete elettrica. Gli oneri vengono commisurati alla potenza degli impianti ed alla fonte utilizzata, e sono da applicare limitatamente alla quantità di energia elettrica scambiata con la rete, quindi: a tutta l’energia prima immessa in rete e poi ri-prelevata dalla rete per i propri consumi.

 

Tutte le letture vengono fatte dal gestore di rete (Enel o altro operatore) che comunica sistematicamente al Gse i dati di immissione e prelievo dell’utente dello scambio al fine di erogare il contributo in conto scambio dello scambio sul posto.

Cosa è il meccanismo dello scambio sul posto fotovoltaico ?

Il sistema dello scambio sul posto , regolato dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici), è un meccanismo per valorizzare ulteriormente l’ energia prodotta dal tuo impianto. Ulteriormente perchè, ricordiamolo, la prima e più significativa fonte di valorizzazione dell’energia prodotta è l’ autoconsumo immediato, istantaneo. La quota di energia autoconsumata non passa dal contatore bidirezionale, ma solo dal contatore di produzione, per passare direttamente al servizio della tua utenza. Questo passaggio “diretto” bypassa l’utilizzo della rete elettrica del gestore, evita quindi le spese ad esso connesse e le spese di prelevamento associate alla bolletta elettrica.

Per valorizzare attraverso i propri consumi abituali anche tutta l’energia non istantaneamente autoconsumata.
L’energia non immediatamente autoconsumata viene immessa in rete. Questo meccanismo permette la compensazione economica tra il valore dell’energia immessa in rete e ri-prelevata dalla rete per i propri consumi. L’energia immessa nella rete elettrica è tutta quella non immediatamente autoconsumata.

Cosa è lo Scambio sul Posto ?

In altre parole lo scambio sul posto è una modalità di autoconsumo “differito nel tempo” dell’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, utilizzando la rete elettrica locale come se fosse un “serbatoio di stoccaggio” in cui depositare le eccedenze e da cui ri-prelevare al momento del bisogno a condizioni vantaggiose.

Scambio sul posto

Vediamo di spiegare meglio. Il servizio di scambio sul posto, regolato dal 2009 dal GSE e non più da Enel o altri gestori, è un contributo finalizzato alla valorizzazione dell’energia in eccesso immessa nella rete, energia non istantaneamente autoconsumata.

In particolare: ciò che il GSE emette a titolo di rimborso sull’energia immessa in rete è il contributo in conto scambio dello scambio sul posto. Questo è emesso a favore dell’utente dello scambio (gestore dell’impianto) rimborsando parzialmente i costi sostenuti per il prelievo di energia elettrica dalla rete, ovvero: le bollette elettriche (vedi un caso reale).

Il meccanismo è questo: prima pago le bollette per tutta l’energia prelevata dalla rete, e poi ricevo un rimborso parziale da parte di Gse.

Cioè: l’utente paga come di consueto la bolletta ad Enel (o ad altro gestore) per tutta l’energia prelevata quando l’impianto non funziona (per esempio di notte). Per queste bollette pagate riceve un rimborso parziale dal Gse, attraverso acconti semestrali e conguagli annuali. Il rimborso è però nei limiti della quantità di energia precedentemente immessa.

A fine anno, tutta l’energia immessa in rete in più rispetto a quella ri-prelevata per i propri consumi, danno origine a dei crediti che verranno ulteriormente valorizzati dal Gse. Questa remunerazione si configura fiscalmente come se fosse una vendita e tecnicamente si chiama “liquidazione economica delle eccedenze“.

Il contributo in conto scambio dello scambio sul posto fotovoltaico si basa in definitiva su tre elementi: il debito / credito di energia elettrica scambiata con la rete, il valore in Euro dell’energia elettrica immessa in rete ed il costo dell’energia prelevata dalla rete.
Le quantità di energia immessa e prelevata, misurate dai due contatori installati (contatore di produzione e contatore di scambio), sono sufficienti per determinare l’entità del contributo in conto scambio e la liquidazione economica delle eventuali eccedenze.

Semplificando ulteriormente: il detentore dell’impianto riceve un contributo in conto scambio (sotto forma di parziale rimborso economico dell’energia pagata in bolletta), e poi può scegliere, nel caso in cui immette più di quanto preleva, tra la gestione “a credito” (per gli anni successivi) e la liquidazione monetaria delle eccedenze immesse in rete (che si configura ai fini fiscali come fosse una “vendita”).